martedì 30 dicembre 2014

THE CUBAN HAMLET - STORIA DI TOMAS MILIAN

Conosciuto ai più per aver intrepretato gli indimenticabili “Er Monnezza” e l’ispettore di polizia Nico Giraldi, Tomas Milian è oggi un arzillo ottantunenne alle prese con il bilancio di una vita vissuta girando il mondo e intrepretando ruoli attoriali di ogni genere.

Nato a L’Avana nel 1933 da Lola e Tomás, generale del regime di Gerardo Machado, poi arrestato in seguito al colpo di Stato di Fulgencio Batista; il 31 dicembre 1946 il dodicenne Tomás assiste al suicidio del padre e nel 1957 lascia Cuba per gli Stati Uniti dove ottiene la cittadinanza. Qui dapprima si iscrive all'Università dell'Accademia Teatrale di Miami e poi si trasferisce a New York. Alla fine degli anni 50 si trasferisce in Italia, dove inizia la sua meravigliosa carriera cinematografica e teatrale. Rimane in Italia fino agli anni 90, quando torna a Miami, dove abita tutt’ora.

Oggi, dopo quasi sessant’anni dalla sua partenza, rivede Cuba per la prima volta.


Vagando per l’Havana “alla ricerca dei passi perduti” si abbandona a un lungo, ipnotico racconto nel suo dolce tono ispanico, puntellato di gergalità americane e scivolamenti romaneschi. Confessandosi a uno sguardo amico, traccia bilanci, rimugina ricordi, tragedie fondative e amori perduti. E, infine, sembra svelare l’ultima maschera, quella più intima.
The Cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian, il documentario di Giuseppe Sansonna che racconta il ritorno di Tomas Milian nella sua Havana, lasciata nel 1956. Bellissimo, ricco e spregiudicato, rinunciò a un’agiata esistenza alto borghese per arrivare a New York, sulle orme del suo mito James Dean. Mentre otteneva un insperato ingresso all’Actors studio, a Cuba esplodeva la Revolución castrista.


Un punto di vista particolare e diverso, per capire gli scenari e i cambiamenti della nostra amata isla, dalla rivoluzione ad oggi, vissuta attraverso i ricordi e la riscoperta di uno dei protagonisti del cinema italiano degli anni 70 e 80.

Consigliamo, a chi come noi, è sempre alla ricerca di qualche curiosità legata al mondo del fumo lento e dei sigari cubani, di godersi questo documentario proposto dalla Rai, sul digitale terrestre.



martedì 23 dicembre 2014

SAINT LUIS REY “REGIOS”

VITOLA DE SALIDA: Regios
VITOLA DE GALERA: Hermosos n°4
TAGLIA: Cepo 48 x 127 mm di lunghezza

San Luis Rey, marchio sconosciuto ai più, fu fondato poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Si pensa che il nome derivi, come i più blasonati Montecristo e Romeo y Julieta, da un’opera letteraria: “Il ponte di San Luis Rey”, di Thornton Wilder, pubblicato nel 1927, che valse all’autore il premio Pulitzer.
E’ altresì plausibile che derivi dal nome della città di San Luis, situata nel cuore della regione di Vuelta Abajo, territorio particolarmente famoso per le foglie di fascia prodotte lì.

 
Confezionato in box da 25 pezzi, il Regios rientra in quel formato, insieme al Choix Supreme de El Rey del Mundo, spesso associato al più diffuso “Robusto” (cepo 50 x 124mm), l’Hermosos n°4.
Oltre ad essere profilato con questa particolare vitola, il Regios, è di fatto il piccolo di un duo formato con il Double Corona, della ristretta produzione di Saint Luis Rey, distribuita in Svizzera. Fa parte quindi di una nicchia conosciuta da quella fetta di fumatori navigati, che conoscono molto bene i propri gusti e ciò che vogliono ritrovare in un sigaro.
L’esemplare che ci capita tra le mani ha già qualche anno di riposo alle spalle ed emana un profumo molto intenso di fieno e legno. La capa è ben tirata, con pochissime e lievi nervature, al tatto risulta setosa e ad occhio è unta e di un colorado dai toni rossi.
A crudo svela note leggermente pepate e di fieno, il tiraggio risulta abbondante.

All’accensione notiamo come la combustione ci inviti a regolare la meccanica della fumata su ritmi blandi. Il tiraggio è ampio e la portata di fumo davvero piena. La paletta aromatica è ad ampio spettro: fieno, cuoio, nocciola, si alternano lasciando sulle labbra alcuni accenti pepati, che non rovinano l’armonia dei sapori.
Il secondo tercio si attesta su sensazioni palatali vicine al fieno e alla erbe aromatiche, con aromi dolci vicini al miele d’acacia e alla frutta secca, rendendo la fumata molto interessate. L’ultimo terzo vira su aromi di terra, ricompaiono delle punte pepate e la persistenza ci colpisce per la finezza e la complessità che lascia, una volta spento.
Un sigaro che a nostro parere non teme confronti con i pari-vitola, anche allargando il paragone ai più diffusi “robusto”.
Il Regios regala al fumatore attento e esigente oltre 60 minuti di pura esperienza sigarofila, durante la quale si possono rilevare tutte le caratteristiche che un vero puro cubano dovrebbe avere: profumi, combustione e tiraggio impeccabili, ampia paletta aromatica, equilibrio, evoluzione sui tre terzi e persistenza davvero lunga.


La nostra personale valutazione è di 94/100

martedì 9 dicembre 2014

JOYA DE NICARAGUA “CUATRO CINCO LIMITED EDITION”

VITOLA: Toro Extra
TAGLIA: Cepo 54 x 152 mm di lunghezza

“Siamo molto entusiasti del Cuatro Cinco, anche perchè è una delle poche Edizioni Limitate che abbiamo prodotto. Con questo sigaro abbiamo voluto catturare il vero spirito del Nicaragua, ricco di tradizione che incarna i nostri sigari e che ci definisce come l'archetipo creatore del sigaro nicaraguense, perché prima di Joya, non c'era sigaro nicaraguense. Questo sigaro promuove il nostro patrimonio, ma è anche una celebrazione del futuro e dei molti anni che abbiamo ancora davanti a noi.
Sono passati già 45 anni, e siamo solo all'inizio!"

Dr. Alejandro Martínez Cuenca
presidente JOYA DE NICARAGUA SA

Il Cuatro Cinco è stato appositamente realizzato per commemorare i 45 anni di storia di Joya de Nicaragua. E’ un autentico puro nicaraguense, torsito con una varietà di tabacco coltivato nella valle di Jalapa, con una foglia di ligero invecchiata 5 anni, che la fabbrica aveva messo da parte nelle sue cantine per questa occasione speciale. Le altre foglie che compongono il ripieno sono state appositamente lasciate invecchiare in botti di rovere per oltre un anno, per dare loro note distintive e sofisticate.

Al tatto la capa risulta liscia e setosa, il sigaro ha un profilo “box pressed” e il riempimento è regolare su tutta la lunghezza e non eccessivo.
All’accensione notiamo come il tiraggio sia abbondante e generoso, le note terrose sono addolcite da alcune punte di caramello e liquirizia. Le sensazioni palatali si contrappongono alle note pepate percepite in gola, la forza nicotinica si fa sentire senza però essere troppo invadente.
Notiamo come le piccole imperfezioni nella combustione durante la fumata, si correggano da sole, senza l’ausilio di alcuna fiamma.


La fumata procede rapida e, nonostante teniamo un ritmo blando, il braciere sembra procedere senza sosta. Note di nocciola e legno si sostituiscono a quelle percepite all’accensione: persiste una dolcezza di fondo, nonostante le note pepate si accentuino in gola.
Il finale risulta cremoso e dolce, contrastando, anzi spegnendo le note pepate. La fumata si conclude in maniera molto bilanciata e ci lascia piacevolmente sorpresi nel rilevare un’evoluzione complessa lungo i tre terzi del sigaro.
Il Cuatro Cinco presenta tutte le peculiarità del sigaro nicaraguense, in termini di costruzione, forza e tiraggio, ma è sorprendentemente al di sopra della media per ciò che concerne varietà di aromi percepiti e bilanciamento.


Confezionato in 4500 box numerati da 10 pezzi, il Cuatro Cinco è un sigaro non facile da gestire, per la forza nicotinica e per la complessità aromatica. E’ un puro nicaraguense destinato a fumatori esperti, adatto ad una fumata serale, dopo una cena di carni alla griglia e accompagnabile ad uno sherry spagnolo o ad un moscato di Scanzo.

Disponibile presso il nostro punto vendita in box da 10 sigari e, occasionalmente acquistabile al singolo pezzo.

La nostra personale valutazione è di 88/100

martedì 2 dicembre 2014

CIGAR SPA WELLNESS FOR CIGARS


Capita sovente che ci si confronti tra noi e con chi ci viene a trovare, sui metodi di umidificazione per il mantenimento e la generale conservazione dei sigari che acquistiamo e riponiamo nel nostro humidor.
Negli anni si sono sviluppati metodi diversi e per tutte le tasche, per mantenere la “lancetta dell’igrometro” stabile sul 70% di umidità. Spugne, cristalli, polimeri, umidificatori dinamici, ognuno di noi ha testato e, a volte, si è scontrato con i diversi sistemi.

Oggi vogliamo presentare, per chi non lo conoscesse, un sistema molto affidabile, realizzato in dimensioni compatte e una forma ergonomica: la Cigar Spa.



Progettata per adattarsi alla maggior parte di Humidor, la Cigar Spa dispone di un sistema elettronico che regola l’erogazione di vapore acqueo per mantenere il volume in cui essa è contenuta, in un range di umidità che va dal 55% al 75%. I valori sono controllabili tramite un display digitale, gestibile attraverso un unico pulsante, che mostra: umidità nominale, umidità media, temperatura, livello acqua e livello batteria. Insomma tutti i dati necessari per mantenere l’apparecchio nei giusti regimi. Dispone di un serbatoio ricaricabile con 0,22 litri di acqua distillata, che gli garantisce un’autonomia dai due ai quattro mesi! 

Il peso è di soli 330 grammi, 550 con il serbatoio pieno. Funziona con 4 batterie AA mignon e le dimensioni, a nostro avviso contenute, sono: 6 x 6,7 x 17 cm. Abbiamo notato come l’utilizzo della Cigar Spa favorisca il corretto mantenimento dei puros all’interno dell’humidor. Tenendo conto del naturale assorbimento di acqua dalle pareti dell’humidor, la stabilità del livello di umidità rimane inalterata per diversi mesi (in relazione all’ambiente nel quale l’humidor è collocato)
.
Il periodo di test ci porta a considerare che il prodotto, realizzato interamente in Germania, è adatto per humidor con una capienza massima di cento sigari. Destinato a chi, come molti nostri amici fumatori, desidera una gestione impeccabile del volume da umidificare e vuole avere sottomano, in tempo reale, la situazione “climatica” del proprio humidor. E’ anche adatto a chi, al contrario, non ha la possibilità di poter correggere quotidianamente i livelli di umidità, ma ha comunque la necessità di conservare in maniera ottimale i propri puros, anche per lunghi periodi, senza l’obbligo di un controllo costante.

martedì 18 novembre 2014

PARTAGAS “SELECCIÓN PRIVADA L.E. 2014”

VITOLA DE SALIDA: Selección Privada
VITOLA DE GALERA: Double Robusto
TAGLIA: Cepo 50  x 160 mm di lunghezza

Mesi dopo aver avuto la fortuna di provare in anteprima (F.F.B.) il Robustos Supremos di Cohiba, Edizione limitata 2014, ci troviamo tra le mani il primo box di questo sigaro prodotto da Partagas e inserito tra le edizioni limitate di quest’anno.


Confezionato in box da 10 pezzi, scegliamo un esemplare tra questi, che si presentano tutti con una capa colorado maduro dai toni rossi. Alla vista risulta liscio, brillante, di colore uniforme, senza particolari imperfezioni.
Al tatto rileviamo come la capa vellutata ricopra un riempimento regolare che ne esalta l’eccellente costruzione, il tutto fascettato da una doppia anilla che conferisce al sigaro un’aria di tutto rispetto.


All’accensione rileviamo come la combustione e il tiraggio siano perfetti, il primo tercio offre un sapore al contempo dolce e asciutto, con un finale metallico. La forza è su un livello medio-leggero, ben al di sotto degli standard della marca.
Gli aromi percepiti ruotano attorno a note di terra e caffè con punte floreali.
La cenere compatta e di colore chiaro, si stacca a blocchetti, a sottolineare la costruzione eccellente.


Il secondo terzo mantiene lo stesso livello di forza, non è necessaria alcun tipo di correzione, la fumata procede regolarmente, con una meccanica che permette di gustarsi a pieno il puro.
Gli aromi gravitano attorno alle note dolci e terrose, una punta pepata viene stemperata da una persistente, anche se lieve, nota di nocciola.


L’ultimo tercio si apre con un lieve aumento della forza, risultando metallico e asciutto e cancellando completamente la nota dolce rilevata all’inizio. Gli aromi rimangono quelli percepiti nel secondo tercio: terra, nocciola e legno, con qualche accento pepato che ci accompagnano sul finale.


Lasciamo spegnere questo double robusto dopo quasi un’ora e mezza, lasciandoci con alcune riflessioni che ci sentiamo di condividere con voi.
Questa edizione limitata ci ha colpiti per la costruzione, davvero ottima, che permette una meccanica fluida e senza correzioni. Ci lascia un po’ perplessi il carattere della fumata: molto distante dai canoni di Partagas. Questo puro si presenta con una forza decisamente al di sotto degli standard della marca e a livello di paletta aromatica ci ricorda molto il Romeo de Luxe, edizione limitata 2013, più che un qualsiasi altro puro di Calle de la Industria 520.

Vogliamo essere magnanimi e riprovare più avanti questa limitata, sperando di ritrovare i caratteri tipici della marca.


venerdì 14 novembre 2014

S.T. DUPONT BOGIE EDITION


Carissimi Followers,

quest'oggi vogliamo dedicare uno spazio a quello che sicuramente rappresenta uno degli indiscussi miti di Hollywood a cui S.T. Dupont ha dedicato una linea per commemorarne, 

al di là delle evidenti qualità di recitazione, il carisma, la nobiltá d'animo e l'arte di seduttore che è in fondo il corrispondente moderno dell'ideale romantico - Humphrey DeForest Bogart, detto Bogie.

Nel 2012, in occasione delle celebrazioni dei suoi 140 anni, S.T. Dupont ha voluto forgiare una collezione che richiamasse tutte le qualità attribuite a questo celebre attore (nonchè illustre cliente), partendo dalla fedele riproduzione della borsa che esso stesso commissionò alla Maison Parigina nel 1947.

La linea che vogliamo illustrarvi è caratterizzata da una particolare sobrietà con il prevalente utilizzo di materiali pregiati e lacche che riprendono il fascino nostalgico dei tempi del bianco e nero. Sono, a nostro giudizio, oggetti senza tempo che, quali accessori perefetti per gli amanti del fumo lento, evocano lo stile e l'eleganza tipici del personaggio e sono capaci di riecheggiare, nella memoria dei più, le atmosfere e le ambientazioni dei saloni dello Hyatt Regency Hotel di Casablanca, location dei ciak dell'omonimo film.


Presso il nostro punto vendita FreeShop1 del Fox Town sono disponibili - oltre ad una vasta selezione di articoli del celebre marchio che dal 1872 è sinonimo del lusso per gli amanti del fumo, scrittura e pelletteria - gli accendini LIGNE 2 "HB Limited Edition".



A tali oggetti sono finemente abbinate le cinture, realizzate anche queste con materiali di assoluto pregio quali pellami di vitello e lavorazioni rigorosamente manuali.


In occasione della vostra prossima visita presso il nostro Walk-in Humidor di Mendrisio, saremo lieti di illustrarvi personalmente anche questi iconici ed esclusivi accessori su cui potrete beneficiare di sconti fino al 30% sul prezzo di listino.

Un saluto e .....stay tuned!







giovedì 6 novembre 2014

SIAMO SU INSTAGRAM!


Dopo aver creato questo blog, ci siamo posti il problema di raggiungere tutti i nostri contatti che fruiscono il web in maniera molteplice e diversa. Da qualche tempo abbiamo aperto la nostra pagina Facebook https://www.facebook.com/walkinfreeshop seguitissima da tutti gli aficionados che frequentano il nostro punto vendita e non solo. La magia sta infatti nel poter annullare le distanze e condividere con amici vicini e lontani, ciò che più ci appassiona.
Non ci siamo fermati: abbiamo aperto un account Twitter @FREE_SHOP_FRONT con il quale teniamo aggiornati i nostri follower sulle promozioni di tutti i prodotti presenti in negozio, così da avere un rapporto molto stretto con chi ci segue.

In questo ultimo periodo siamo stati molto impegnati, mentalmente e fisicamente, forse proprio queste settimane di intensa attività ci hanno spinti a cercare nuovi stimoli e ad accettare nuove sfide. Abbiamo quindi deciso di chiudere il cerchio del nostro network aprendo una pagina Instagram, sulla quale pubblicare in maniera spontanea e condividere in maniera immediata, tramite immagini, tutto ciò che rappresenta il nostro mondo.
Vi invitiamo come sempre a seguirci e come sempre vi ringraziamo per tutti i complimenti e soprattutto le critiche, che ci spingono ogni giorno a fare meglio!


Seguiteci!
http://instagram.com/freeshop.walkin



lunedì 3 novembre 2014

ARTURO FUENTE “OPUS X PERFECTION X”

VITOLA: Toro
TAGLIA: Cepo 48  x 158 mm di lunghezza

Riprendiamo la programmazione delle nostre recensioni dopo un periodo denso di impegni che ci hanno tenuti concentrati sullo sviluppo di altri progetti. Chi ci conosce e ci segue, sa di cosa stiamo parlando.

Abbiamo pensato, dopo questa pausa forzata, di riprendere con l’analisi di un grande sigaro, uno dei più pregiati del panorama dominicano: il Perfection X, della linea Opus x, di Arturo Fuente.



Il sigaro si presenta all’interno di un involucro di plastica trasparente. Nell’estrarlo, notiamo come la cura del packaging sia una componente fondamentale del brand, arrotolato attorno alla capa infatti, c’è un foglio di cedro, con una fettuccia in raso rosso per proteggerne il piede.

Alleggerito di ogni “orpello”, il puro si presenta con un peso importante, che sottolinea la quantità di tabacco utilizzata nella costruzione, della quale non troviamo difetto alcuno.
L’anilla è decorata con una grande X e una doppia F, tipiche di questa linea premium.
La capa si presenta senza particolari venature, liscia e setosa in egual misura.
L’aspetto generale è quello di un sigaro con una costruzione magistrale.
Foglia di fascia e piede emanano odori molto simili, con note di cedro e tabacco. Notiamo come il piede in particolare, sprigioni note speziate, in quantità più marcate, rispetto alla capa.


All’accensione, il bracere necessita qualche piccola correzione, la combustione e il tiraggio invece, non hanno nessun tipo di difetto.
Nel primo terzo le note di cuoio sono forti con un sapore ricco insieme ad alcune sfumature dolci, il pepe percepito a crudo, si è affievolito parecchio, lasciandone una lieve sfumatura. La forza nicotinica è molto blanda, ma ne percepiamo un aumento via via che si procede con la fumata.


La seconda parte continua sullo stesso registro: notiamo come tutte le note siano ben amalgamate tra loro, rendendo la portata di fumo, considerevole, davvero cremosa. A metà del secondo tercio, si sprigionano note piccanti, che non intaccano l’equilibrio generale degli aromi, il profilo generale di questo Opus X si attesta su note di nocciola e cioccolato, rendendo la fumata oltremodo piacevole.


Entrando nell’ultimo terzo, si confermano le note di cedro e legno percepite all’inizio, con una forza di media intensità, che rendono godibilissima l’intera fumata.


Il Perfection X termina senza nessun difetto, ad eccezione della correzione iniziale, lasciando in bocca un gusto pieno e corposo di tabacco, miele e delle punte speziate che stuzzicano le labbra. Difficile descrivere la totalità delle sensazioni che permangono al palato, una volta terminato. Lascia del tutto soddisfatti e quasi ci si dispiace nel vederlo spegnersi, ormai terminato, appoggiato nel posacenere.



Questo è un sigaro che merita un’attenzione particolare, è un puro di pregevolissima fattura, adatto ad una grande occasione. Il nome non esagera, se non è perfetto, poco ci manca. La costruzione, la cenere che si stacca a blocchetti compatti nell’arco della fumata, la pienezza del fumo, la persistenza davvero lunga. Difficile trovare una nota negativa. Anche il prezzo, commisurato alla fascia premium di Fuente è, a nostro parere, del tutto giustificato.

Ne consigliamo la degustazione attenta, senza associarlo a bevande particolari, esso offre tutto ciò che serve, anche al fumatore più esigente e a chi, a sentir parlare di sigaro non cubano, storce il naso.

Disponibile presso il nostro punto vendita, in box da 32 pezzi e in petacas da 3 pezzi.

La nostra personale valutazione è di 96/100

mercoledì 3 settembre 2014

HOYO DE MONTERREY “EPICURE No°1”

VITOLA DE SALIDA: Epicure No° 1
VITOLA DE GALERA: Coronas Gordas
TAGLIA: Cepo 46  x 143 mm di lunghezza

Hoyo de Monterrey è un marchio di produzione corrente, pre-Rivoluzione, fondato nel 1865.
Classificato da Habanos SA come marchio globale, ha una significativa quota di mercato, grazie anche all’ampio vitolario, pari a Montecristo e Partagas.
Fondato dallo spagnolo José Gener, già proprietario della casa La Escepción, il marchio Hoyo de Monterrey si distinse sin da subito per l’altissima qualità del tabacco utilizzato per i suoi manufatti.
Situata nella regione di Vuelta Abajo, la finca acquistata da Señor Gener, portava proprio il nome di Hoyo de Monterrey, da lì l’idea di registrare il marchio, così da distinguere la produzione da quella della già consolidata La Escepción, nata quindici anni prima.

Rimasta di proprietà della famiglia Gener fino al 1931, arrivò ad essere la marca più diffusa al mondo, con una produzione di circa 50 milioni di sigari all’anno. Passò poi alla società proprietaria di Belinda e Punch, fino alla Rivoluzione cubana e alla nazionalizzazione di tutte le fabbriche di tabacco.


Spesso trascurato a favore del più famoso fratello minore, Epicure No. 2, questo esemplare di Corona Gorda fa capolino dal tubo che lo contiene in un pomeriggio di lavoro al computer.
Caratterizzato dalla doppia anilla, tipica della serie “Epicure”, si presenta con una capa colorado dai toni dorati e la costruzione, seppur eccellente, non nasconde nella capa alcune venature.
A crudo si percepiscono aromi lievi di cuoio e fieno, la capa e il piede emanano un profumo erbaceo e di legno.
All’accensione notiamo subito dai primi puff una piacevole sapidità sulle labbra che evolve, alla fine del primo terzo, in una sensazione di dolcezza al palato. La forza si attesta su un grado medio leggero, adatta ad una fumata pomeridiana.


La cenere compatta, quasi solida, di colore grigio scuro, si stacca a blocchi, rivelando un braciere a punta di matita. Il tiraggio è regolare per tutta la fumata e la combustione impeccabile, sottolineano una costruzione eccellente.
Gli aromi percepiti alla fine del primo terzo riportano quanto percepito a crudo: una vasta gamma di erbe aromatiche, fieno e legno.

Il secondo terzo mantiene una forza medio leggera, rendendo la fumata davvero godibile. Dai sentori erbacei si passa al cuoio, al legno e ad una punta di miele, con una base aromatica dolce davvero piacevole.


Nell’ultimo terzo si distinguono in maniera netta tutti gli aromi percepiti in precedenza e una lieve punta tostata accompagna la fine del sigaro che raggiunge un livello di forza medio.
Lasciamo spegnere il sigaro dopo un’ora e venti minuti di fumata piacevolissima, che ha accompagnato gli impegni in ufficio rendendo il pomeriggio più leggero.
Il vantaggio del confezionamento in tubo di alluminio, lo rende un pratico compagno da portare con sé, nella ventiquattr’ore o nel borsello, per essere estratto durante il pomeriggio o dopo una cena leggera, a base di pesce crudo e accompagnata da vini bianchi non troppo strutturati o bollicine brut o leggermente dolci.




Disponibile presso il nostro punto vendita protetto dal suo tubo di alluminio, è acquistabile al pezzo. Oppure nel classica confezione SLB da 25 pezzi.

La nostra personale valutazione è di 89/100

lunedì 25 agosto 2014

NUOVI ARRIVI SUBITO DISPONIBILI

Sempre reattivi ai cambiamenti, alle nuove proposte e alle offerte che la manifattura dei puros offre, ci siamo convinti, dopo un’attenta selezione, ad integrare nel nostro vitolario, alcune nuove proposte, provenienti dal Nicaragua e dalla Repubblica Dominicana.
Si tratta di prodotti diversi tra loro, sia per composizione, sia per formato che per confezionamento. Sono sigari che ci hanno dato rispostedavvero soddisfacenti, in termini aromatici, destinati a tutti i nostri clienti che apprezzano la manifattura di alta qualità e gli aromi tipici dei due paesi che contendono a Cuba, la produzione di puros.

Qui di seguito vogliamo presentarvi in maniera chiara e sintetica, ciò che da oggi potete trovare nel nostro walk-in-humidor.

Diamond Crown Maximus Double Robusto No. 6
TAGLIA: Cepo 56  x 127 mm di lunghezza
FASCIA: Ecuador
SOTTOFASCIA: Repubblica Dominicana
TRIPA: Repubblica Dominicana
Box: 20 sigari


My Father Cigar, Le Bijoux 1922 – Petit Robusto
TAGLIA: Cepo 50  x 114 mm di lunghezza
FASCIA: Nicaragua Habano Oscuro
SOTTOFASCIA: Nicaragua
TRIPA: Nicaragua
Box: 23 sigari


My Father Cigar, Le Antiguedad – Toro Gordo
TAGLIA: Cepo 60  x 152 mm di lunghezza
FASCIA: Ecuador
SOTTOFASCIA: Nicaragua Criollo e Nicaragua Corojo
TRIPA: Nicaragua
Box: 20 sigari

My Father Cigar, Le Antiguedad – Toro
TAGLIA: Cepo 55  x 175 mm di lunghezza
FASCIA: Ecuador
SOTTOFASCIA: Nicaragua Criollo e Nicaragua Corojo
TRIPA: Nicaragua
Box: 20 sigari

My Father Cigar, Le Antiguedad – Robusto
TAGLIA: Cepo 52  x 133 mm di lunghezza
FASCIA: Ecuador
SOTTOFASCIA: Nicaragua Criollo e Nicaragua Corojo
TRIPA: Nicaragua
Box: 20 sigari


Tatuaje – Petit Tatuaje
TAGLIA: Cepo 32  x 114 mm di lunghezza
FASCIA: Nicaragua Maduro
SOTTOFASCIA: U.S.A. Connecticut
TRIPA: Nicaragua
Box: 50 sigari



Tatuaje – Giara Black Label Corona Gorda 2013
TAGLIA: Cepo 46  x 175 mm di lunghezza
FASCIA: Nicaraguan Sun Grown Criollo Estelí
SOTTOFASCIA: Nicaragua
TRIPA: Nicaragua
Giara: 19 sigari


lunedì 18 agosto 2014

LA FLOR DOMINICANA “Factory Press Limitado”

VITOLA: Gordo
TAGLIA: Cepo 60  x 159 mm di lunghezza

Come si legge dal sito aziendale: “La Flor Dominicana è stata fondata nel 1996 a Santiago, Repubblica Dominicana”... “Nel corso degli anni abbiamo sviluppato un portafoglio di diverse qualità di miscele, forme e dimensioni che soddisfano le sempre mutevoli esigenze dei fumatori di sigaro odierni”… “La nostra ben nota coerenza è possibile grazie alla supervisione che dedichiamo personalmente in ogni fase produttiva; dalla coltivazione del tabacco presso la nostra azienda agricola a La Canela, fino all’arte manifatturiera nella nostra moderna azienda. Questa integrazione verticale è la nostra garanzia”.

Litto e Ines Gomez


foto tratta dal web
Introdotta per la prima volta al salone RTDA nel 2005, la serie La Flor Dominicana Factory Press è cresciuta fino a raggiungere sei versioni differenti, due dei quali sono identificati come Limitados.
Come il resto della famiglia Factory Press, la Factory Press Limitado ha un estremo box-press che conferisce al sigaro un profilo rettangolare che ben si sente al tatto. La capa è di un colorado maduro, molto liscio, anche se si notano venature di colore più scuro. Il riempimento è abbondante e uniforme su tutta la lunghezza, la costruzione ci sembra nel complesso ottima.
Il piede emana un forte profumo di fieno e cuoio, in contrasto con il profumo della capa molto meno intenso, che ci coglie un po’ di sorpresa.


All’accensione si distinguono facilmente cuoio, terra, spezie e cioccolato, lasciando al palato una persistente sensazione dolciastra. Il primo impatto è ottimo: questo box-pressed ci colpisce subito con il suo profilo complesso e armonico!
La forza si attesta su un livello medio leggero, ci aspettiamo però un crescendo nel corso della fumata. Il sapore di cioccolato persiste in bocca e in gola, soffocando, semmai ce ne fossero, note pepate.
Il tiraggio fluido e l’abbondante produzione di fumo, annullano completamente la diffidenza iniziale sull’abbondante riempimento.


Il secondo terzo si apre lasciando spazio ad alcune note pepate, soffocate in principio dagli altri aromi.
La cenere di colore bianco, si stacca con difficoltà, rivelando un braciere quasi piatto, se non per una punta centrale, leggermente pronunciata. La fumata procede lineare amalgamando perfettamente ogni aroma in una nota cremosa.
Il secondo terzo finisce aumentando la forza, che tocca livelli medi.


Il terzo finale del La Flor Dominicana Factory Press Limitado si esprime con gli stessi sapori del secondo terzo: pepe, terra, cioccolato al latte e caffè. Le sensazioni palatali si assestano su una base amarognola che ben rafforza la punta pepata percepita al naso. La forza si mantiene media, aumentando, se fosse ancora possibile, la produzione di fumo.


Lasciamo spegnere il sigaro dopo una fumata durata poco meno di un paio d’ore. Si sarebbe potuta esaurire in meno tempo, ma l’abbondante produzione di fumo e il tiraggio generoso, ci hanno spinto a regolare la meccanica su registri molto blandi. Non abbiamo accompagnato la fumata con alcuna bevanda e il sigaro ci ha ripagati con degli ottimi sapori.
L’equilibrio e la complessità sono state eccellenti, la finezza degli aromi, molto ben definiti, ci spingono su una valutazione molto elevata. L’evoluzione ci ha un po’ delusi, mantenendosi inalterata per la seconda metà del puro. Un sigaro per chi ama le note terrose, di caffè e cioccolato, senza volersi caricare di una forza eccessiva, lascia una lunga persistenza di aroma tostato e dolce.


Questa edizione limitata ci ha colpiti per il confezionamento “box-pressed” che conferisce ad ognuno dei dodici sigari contenuti nel vassoio-scatola, la particolare forma rettangolare. Un pezzo pregiato sia per il fumatore che vuole regalarsi un’esperienza “dominicana” sia per il collezionista che vuole aggiungere un pezzo pregiato al proprio “arsenale”.


La nostra personale valutazione è di 86/100.