martedì 8 aprile 2014

HOYO DE MONTERREY “LE HOYO DE SAN JUAN”

VITOLA DE SALIDA: Robusto Extra
VITOLA DE GALERA: Geniales
TAGLIA: Cepo 54  x 15,0 mm di lunghezza

Una delle rivelazioni del XVI Festival del Habano è sicuramente, per molteplici motivi, la nuova release di Hoyo de Monterrey, un geniales battezzato col nome di Le Hoyo de San Juan.
Innanzitutto, Le Hoyo Series si presenta come nuovo formato, inserito in un vitolario di un marchio che da decenni non presentava una novità.
In secondo luogo, questa vitola, dal ring gauge importante, consente agli amanti di Hoyo de Monterrey di poter apprezzare finalmente un manufatto dal calibro elevato, finora sconosciuto tra le produzioni della casa degli ultimi anni.
La dimensione propria della vitola de galera porterà, a nostro avviso, un enorme plauso per Le Hoyo de San Juan, non solo tra gli appassionati del marchio, ma anche tra gli amanti dei grossi calibri e medie lunghezze, senza dimenticare quei fumatori che chiedono ad un Habano, coerenza ed equilibrio ad ogni puff.
Le Hoyo de San Juan sarà disponibile nel classico box a scorrimento (SLD), contenente 25 o 10 unità a testa.
Condividiamo qui con voi le nostre impressioni di fumata.
Il sigaro si presenta con una capa liscia e luminosa, di un colorado dai toni gialli. Di colore e costruzione uniformi, presenta un piccolo difetto nel taglio al piede, non perfettamente perpendicolare all’asse longitudinale del sigaro.
Al tatto, il riempimento risulta regolare e la capa vellutata ne sottolinea l’ottima costruzione.
All’olfatto, il puro sprigiona un profumo di media intensità tendente al cuoio. Gli aromi a crudo percepiti si confermano su cuoio e fieno.
All’accensione, tenendo il puro in una mano e il jet flame nell’altra, notiamo come il bracere si animi uniformemente, risultando subito pronto ai primi puff. Il tiraggio è sin dall’inizio ottimale, rendendo la meccanica di fumata piacevole, nonostante il cepo importante.


Il primo tercio, che si presenta metallico al palato con una sapidità pronunciata, è caratterizzato da una forza nicotinica di livello medio leggero, in netto contrasto con quello che si possa pensare, tenendo tra le dita una vitola del genere.
Gli aromi percepiti rendono ancora più interessante per chi vi scrive questa nuova realtà cubana. Mi sorprendono infatti, aromi floreali, balsamici, di erbe aromatiche come il timo e una lieve, ma persistente nota di liquirizia. Un sigaro che si presenta sin da subito davvero raffinato.


Il secondo tercio si presenta virando le sensazioni palatali sul dolce e l’asciutto, cancellando di fatto la sapidità percepita all’inizio. Anche la forza aumenta: si passa infatti ad un livello medio, che contraddistingue gran parte del vitolario della casa.
La paletta aromatica, pur mantenendo le precedenti caratteristiche di erbe aromatiche e di note balsamiche, offre alla fumata degli aromi di brioche e legno, che ben si sposano con la persistente sfumatura di liquirizia.


Notiamo come la cenere di colore grigio scuro, fatichi a staccarsi dal sigaro. Essa si presenta talmente compatta da poter essere staccata a blocchi, direttamente con le dita.
Il bracere assume un profilo conico, con la punta esattamente al centro, sintomo di una perfetta costruzione e della giusta posizione della foglia di ligero, al centro di seco e volado.

L’ultimo tercio mantiene la dolcezza percepita in precedenza e una forza media. Il legno lascia il posto a sentori di fieno e, insieme a note balsamiche e a tratti pepate, rendono la fumata frizzante. La nocciola si sostituisce al brioche, mentre la nota persistente di liquirizia non accenna a smorzarsi.


Lasciamo spegnere il sigaro dopo un’ora mezza, profondamente appagati. L’equilibrio sbalorditivo per un puro così giovane e una complessità eccellente lo rendono un sigaro adatto ad un fumatore esperto, in grado di percepire e assimilare le diverse sfumature che l’ottima evoluzione ha da offrire. La persistenza prolungata crea un binomio con una finezza non comune.
Questo Hoyo de San Juan si adatta bene sia ad una fumata pomeridiana, sia dopo un pasto non troppo ricco. L’abbinamento che ci sentiamo di consigliare è quello con vino Passito Giallo Biava o con un ron Xo di Zacapa.
Conoscendo le abitudini di casa Hoyo, ci aspettiamo una costanza produttiva affidabile e azzardiamo possa diventare col tempo un best seller delle tabaccherie che lo avranno a listino.

La nostra personale valutazione è di 96/100.

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