martedì 26 maggio 2015

PADRON 1926 “N°35”

VITOLA: Rothschild (Short Robusto)
TAGLIA: Cepo 48 x 101 mm di lunghezza


Demaso Padrón, nonno di José Orlando Padrón, emigrò a Cuba dalle Isole Canarie a metà del 1800, quando era poco più che un ragazzo. Come tutti gli isolani immigrati, fu costretto a lavorare nei campi di tabacco. Con quel poco denaro che aveva, la famiglia Padrón acquistò una piccola fattoria nella regione di Pinar del Río di Cuba, crescendo pian piano, ma in maniera costante, nel corso degli anni a venire.

José Orlando Padrón
José Orlando Padrón nacque nel 1926 a Cuba, crescendo e lavorando nelle piantagioni di tabacco della famiglia. Nel 1961, con la nazionalizzazione di tutte le aziende tabacalere, José si trasferì da Cuba a Miami. Con i soldi ottenuti dal governo statunitense come rifugiato e i risparmi accantonati  lavorando come carpentiere, Josè fondò la nuova azienda che porta tutt’ora il nome della sua famiglia.
Diventato proprietario di alcune piantagioni di tabacco nella regione di Jalapa in Nicaragua Josè con la sua azienda e il know-how ereditato dal nonno, riuscì ad imporsi sul mercato sigarofilo, fino a conquistare una fetta di mercato che colloca oggi Padrón, tra i riferimenti nella produzione e nella commercializzazione di sigari nicaraguensi, ora prodotti nella regione di Estelì, a livello mondiale.

La linea 1926, di cui fa parte il piccolo n°35 che vi presentiamo oggi, viene realizzata nel 2002 per celebrare il 75° anniversario della nascita di Josè.


Questo piccolo puro di casa Padrón presenta una capa color maduro, ruvida al tatto. A crudo si percepiscono intensi profumi di tostato e legno. Il tiraggio è tutt’altro che serrato e la forma “box pressed”, dà una forma squadrata, sia in senso longitudinale che in larghezza. Intestandolo con un forbice, si possono percepire, tirando a crudo, sentori di stalla e legno bagnato.
All’accensione, i primi puff regalano sentori terrosi, che ben si sposano con quanto percepito a crudo, il tiraggio generoso, permette una portata di fumo abbondante. La cenere è molto compatta e di colore bianco, che contrasta col colore maduro della foglia di fascia. Nel primo terzo rileviamo una forza nicotinica di livello medio, con note pepate e di spezie che si sommano a quanto percepito all’accensione.
Il secondo tercio si presenta con un aumento della forza, sentori di frutta secca e nocciola, oltre ad una base tostata. Nell’ultimo terzo la forza cresce, miscelando le note terrose percepite all’inizio con legno, spezie e pepe nero. In gola, il sigaro lascia una persistente nota dolce di mandorle, attenuata sul finale da aromi di stalla. La generosa quantità di fumo rilascia sul finale un gusto cremoso e rotondo, che ben copre le note speziate percepite durante la fumata.
Il n.35 si lascia fumare senza discontinuità alcuna fino alla fine, spegnendosi dopo circa quaranta minuti. Un sigaro eccezionale per la ricca paletta aromatica non comune, che propone su una lunghezza davvero esigua. Ideale per una fumata di breve durata, senza rinunciare alla ricchezza aromatica e “all’intensità fumosa” che il piccolo di casa Padròn regala.

Disponibile presso il nostro punto vendita al pezzo e nella confezione in legno da 24 pezzi.

La nostra personale valutazione è di 92/100. 

martedì 12 maggio 2015

SAN CRISTOBAL DE LA HABANA “EL PRINCIPE”

VITOLA DE SALIDA: El Principe
VITOLA DE GALERA: Minutos
TAGLIA: Cepo 42 x 110 mm di lunghezza

San Cristobal de La Habana è uno dei pochissimi marchi cubani fondati dopo la rivoluzione castrista. Il nome deriva dall’antica denominazione della capitale L’Avana ed è lo stesso utilizzato da un’antica manifattura, con la quale però non esiste alcun legame.
E’ opinione di alcuni “insider” del mondo cubanofilo, che questo marchio sia stato voluto per volontà di Habanos, in caso di ritiro dell’embargo da parte degli Stati Uniti, per fronteggiare quella che sarà una guerra sul diritto di utilizzo del brand. Molti nomi altisonanti nel panorama sigarofilo, uno su tutti Partagas, è stato, negli anni scorsi, registrato come marchio di produzione sigari non cubani per poter essere commercializzato negli States. Si prevede quindi una battaglia tra Habanos, che esercità l’esclusiva sull’utilizzo dei brands, e le altre realtà che hanno regolarmente registrato i marchi rivendicandone quindi la legittima proprietà.


Dedichiamo questo articolo al più piccolo del vitolario di San Cristobal, El Principe. Si tratta di un Minutos confezionato in box da 25 pezzi, che fa parte dei primi quattro esemplari prodotti sin dalla fondazione della casa, alla fine dello scorso millennio.
El Principe si presenta con una capa colorado claro, ben tirata ma con qualche imperfezione, presenti per la verità solo nell’esemplare scelto. Al tatto il riempimento risulta uniforme, all’accensione rileviamo un tiraggio leggermente serrato, dopo i primi puff gli aromi percepiti sono quelli di cuoio e legno, al palato risulta dolce senza alcuna nota pepata.
La combustione procede con qualche piccola irregolarità, dovuta perlopiù ad alcuni difetti della capa rilevati in precedenza. La cenere leggermente friabile, è di colore grigio medio. Nel secondo tercio il tiraggio si fa più “rilassato” è la portata di fumo più abbondante. Frutta secca e nocciole tostate si aggiungono a quanto percepito all’inizio. Nell’ultimo tercio si sentono alcune punte pepate che pizzicano labbra e narici, sul finale la rotondità percepita all’inizio si fa più spigolosa con sentori speziati che concludono la fumata dopo poco meno di quaranta minuti.

Un puro per chi ha poco tempo da dedicare ad una fumata non banale e ricerca qualcosa di meno forte dello Short di Partagas e più raffinato rispetto al Montecristo n.5.
Disponibile presso il nostro punto vendita al pezzo e nella classica confezione da 25 pezzi.

La nostra personale valutazione è di 86/100.