martedì 22 marzo 2016

XVIII FESTIVAL DEL HABANO (Prima parte)

Siamo tornati da circa due settimane. Questo tempo ci è servito per riordinare i ricordi, foto e qualche sigaro portati a casa dopo sette giorni sulla Isla. Vogliamo condividere con voi questa esperienza, che per certi versi sarà irripetibile, cercando di dare un’idea dell’impatto e del bagaglio culturale che un festival come quello svoltosi a L’Avana lascia ad un aficionado del puro. Nell’anno in cui si festeggiano i 20 anni di Cuaba e soprattutto i 50 anni di Cohiba.
Atterrati domenica 28 febbraio, abbiamo speso ciò che rimaneva della prima giornata cubana cenando in un ristorante tipico con piatti a base di pollo (delizioso), riso e fagioli, accompagnati da birra cubana e dal primo di una lunga serie di sigari, in questo caso il nuovo Partagas Corona Gorda Anejado.
Per concludere questa prima giornata, ci siamo concessi un drink in pieno relax presso il patio dell’hotel Nacional, un vero must per la storia che questo albergo racchiude, è il punto di ritrovo per tutti gli aficionado provenienti da tutto il mondo, che voglio far due chiacchiere e una fumata in compagnia prima di ritirarsi.
Il Lunedì mattina, dopo una corroborante colazione, ritorniamo all’hotel Nacional per ritirare gli accrediti che ci permetteranno di partecipare a tutte le attività e a tutte le cene organizzate per il festival.
Nel pomeriggio partecipiamo, su invito del nostro distributore ufficiale Habanos, alla degustazione, presso La Casa del Habano Robaina, dell’edizione regionale per la Svizzera, che verrà lanciata l’anno prossimo. Sarà quasi sicuramente prodotta da Juan Lopez, di formato simile al Sublimes, per ora non possiamo svelare altro. Abbiamo avuto tutti delle buone impressioni di fumata.
Per la serata abbiamo in programma la Noche de Bienvenida, che si svolge all'Almacén del Tabaco y la Madera, nella zona del porto. All’ingresso veniamo accolti da uno stuolo di hostess che ci salutano con una rosa e un flut di bollicine. Inoltre riceviamo il cofanetto laccato contenente due esemplari di Hoyo de Monterrey Epicure No.2 Reserva Cosecha 2012, sigaro protagonista della serata.
La cena è a buffet con musica dal vivo. La cornice e il clima sono spettacolari, è la serata adatta per incontrare alcuni mostri sacri del mondo sigarofilo, uno su tutti, Valerio Cornale, un gentleman d’altri tempi, che si intrattiene con noi chiacchierando amabilmente.
Il primo giorno del mese di marzo inizia per noi molto presto, prima delle 7 del mattino siamo già sul pullman che ci porta a Pinar del Rio, per la visita alle piantagioni. Qui possiamo toccar con mano tutti i processi produttivi, prima alla “vega” e successivamente presso il centro di selezione e fermentazione, dove entriamo a contatto con la quotidianità di chi vive di tabacco.
Per il pranzo raggiungiamo la località di Vinales, dove sostiamo presso il sito archeologico famoso in tutta Cuba per delle pitture su roccia risalenti alla preistoria. La comida si svolge in pieno stile cubano, pollo, riso, banane fritte, sigari e musica! Una piacevole pausa prima di affrontare il lungo viaggio di ritorno verso L’Avana. Rientriamo in serata giusto in tempo per degustare dell’ottimo Ron presso il Club del Melìa Cohiba, dove assistiamo ad uno spettacolo di musica cubana che ci lascia senza parole.


Continua…

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