VITOLA DE SALIDA: Vigia
VITOLA DE GALERA: Torres
TAGLIA: Cepo 54 x 110 mm di lunghezza
In trasferta presso i nostri amici di
Cigar Must de La Casa del Habano di Lugano, celebriamo questa giornata passata
insieme, assaggiando l’ultimo prodotto di casa Trinidad.
Il nuovo Vigia, della famiglia degli
short robusto, si propone di recuperare ciò che si è interrotto nel 2012, con
la prematura uscita di scena del Robusto extra e del Robusto T, mai entrati
completamente nel cuore degli appassionati del marchio Trinidad.
Entrambi i nomi della vitòla de galera (Torres) e della vitòla de salida (Vigia), sono un
richiamo alle torri Vigia appunto, costruite tra il XVI e XIX secolo a ridosso
delle piantagioni di canna da zucchero, situate nei pressi della città di
Trinidad e all’area della costa meridionale di Cuba, adiacente alla valle dei
mulini.
Presentato al Festival a L’Avana insieme
al Robusto Supremo di Cohiba, il Vigia si presenta con una capa di un colorado
claro, dai toni dorati, tipico della marca. Al tatto è liscio e vellutato, non
presenta particolari nervature o imperfezioni che ne sminuiscano la costruzione
di alto livello. Il cepo largo rende ogni puff, sin da subito, carico di fumo, senza
però costringerci ad un rallentamento della meccanica di fumata: la carica
nicotica non ci risulta eccessiva, attestando la fumata su livelli di forza
medi.
Sentori di legno, noci tostate e
mandorle riempiono il palato, rendendo la fumata pomeridiana davvero piacevole.
Già dal primo tercio notiamo come la persistenza risulti lunga. La cenere, di
color grigio chiaro si stacca a blocchetti, rivelando un braciere a punta
davvero pronunciata.
La fumata entra nel secondo tercio in
maniera molto regolare, è incredibile come, pur essendo molto giovane, questo
Vigia sia già pronto per essere fumato!
A metà fumata notiamo un leggero aumento
della forza: si fanno strada note terrose e al naso permangono punte di legno e
spezie. Totalmente assenti le note ammoniacali.
L’ultimo tercio si presenta con lievi
note balsamiche rilevate in gola, la forza permane su livelli di media
intensità, pur manifestando una carica maggiore rispetto a quella rilevata nel
primo tercio.
Le sensazioni palatali sono asciutte,
dal sapore dolce, gli aromi rilevati alternano legno, frutta secca e balsamico,
cancellando le punte speziate percepite al naso.
Lasciamo spegnere il Vigia dopo poco più
di un’ora di fumata e chiacchiere, rilevando come tra i presenti ci sia in
accordo, l’opinione che questo puro sia nato sotto un’ottima stella. Presenta
sin da subito le caratteristiche di un sigaro ben costruito e pronto per essere
degustato, non mostrando alcun evidente difetto dato dalla giovane età. Insieme
al Robusto Supremo di Cohiba, ci sembra essere la novità più convincente uscita
dall’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle. Col suo formato, sposa a
pieno la tendenza che si è fatta strada negli ultimi tempi: un sigaro capace di
esprimersi a pieno, senza una dimensione importante e con un cepo in grado di
garantire una fumata esaltante in tempi non troppo ampi.
Disponibile presso il nostro punto
vendita al pezzo e nella tradizionale confezione SBN da 12 pezzi.
La nostra personale valutazione è di 92/100
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