VITOLA DE SALIDA: Regios
VITOLA DE GALERA: Hermosos n°4
TAGLIA: Cepo 48 x 127 mm di lunghezza
San Luis Rey, marchio sconosciuto ai più, fu fondato poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Si pensa che il nome derivi, come i più blasonati Montecristo e Romeo y Julieta, da un’opera letteraria: “Il ponte di San Luis Rey”, di Thornton Wilder, pubblicato nel 1927, che valse all’autore il premio Pulitzer.
E’ altresì plausibile che derivi dal nome della città di San Luis, situata nel cuore della regione di Vuelta Abajo, territorio particolarmente famoso per le foglie di fascia prodotte lì.
Confezionato
in box da 25 pezzi, il Regios rientra in quel formato, insieme al Choix Supreme
de El Rey del Mundo, spesso associato al più diffuso “Robusto” (cepo 50 x 124mm), l’Hermosos n°4.
Oltre ad
essere profilato con questa particolare vitola, il Regios, è di fatto il
piccolo di un duo formato con il Double Corona, della ristretta produzione di Saint
Luis Rey, distribuita in Svizzera. Fa parte quindi di una nicchia conosciuta da
quella fetta di fumatori navigati, che conoscono molto bene i propri gusti e
ciò che vogliono ritrovare in un sigaro.
L’esemplare
che ci capita tra le mani ha già qualche anno di riposo alle spalle ed emana un
profumo molto intenso di fieno e legno. La capa è ben tirata, con pochissime e
lievi nervature, al tatto risulta setosa e ad occhio è unta e di un colorado
dai toni rossi.
A crudo
svela note leggermente pepate e di fieno, il tiraggio risulta abbondante.
All’accensione
notiamo come la combustione ci inviti a regolare la meccanica della fumata su
ritmi blandi. Il tiraggio è ampio e la portata di fumo davvero piena. La
paletta aromatica è ad ampio spettro: fieno, cuoio, nocciola, si alternano
lasciando sulle labbra alcuni accenti pepati, che non rovinano l’armonia dei
sapori.
Il
secondo tercio si attesta su
sensazioni palatali vicine al fieno e alla erbe aromatiche, con aromi dolci
vicini al miele d’acacia e alla frutta secca, rendendo la fumata molto interessate.
L’ultimo terzo vira su aromi di terra, ricompaiono delle punte pepate e la
persistenza ci colpisce per la finezza e la complessità che lascia, una volta
spento.
Un sigaro
che a nostro parere non teme confronti con i pari-vitola, anche allargando il
paragone ai più diffusi “robusto”.
Il Regios
regala al fumatore attento e esigente oltre 60 minuti di pura esperienza sigarofila,
durante la quale si possono rilevare tutte le caratteristiche che un vero puro
cubano dovrebbe avere: profumi, combustione e tiraggio impeccabili, ampia
paletta aromatica, equilibrio, evoluzione sui tre terzi e persistenza davvero
lunga.
La nostra
personale valutazione è di 94/100
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