Conosciuto ai più per aver intrepretato gli indimenticabili
“Er Monnezza” e l’ispettore di polizia Nico Giraldi, Tomas Milian è oggi un
arzillo ottantunenne alle prese con il bilancio di una vita vissuta girando il
mondo e intrepretando ruoli attoriali di ogni genere.
Nato a L’Avana nel 1933 da
Lola e Tomás, generale del regime di Gerardo Machado, poi arrestato in seguito al colpo di Stato di Fulgencio Batista; il 31 dicembre 1946 il
dodicenne Tomás assiste al suicidio del padre e nel 1957 lascia Cuba per
gli Stati Uniti dove
ottiene la cittadinanza. Qui dapprima si iscrive all'Università dell'Accademia
Teatrale di Miami e
poi si trasferisce a New York. Alla fine degli anni 50 si trasferisce in Italia,
dove inizia la sua meravigliosa carriera cinematografica e teatrale. Rimane in
Italia fino agli anni 90, quando torna a Miami, dove abita tutt’ora.
Oggi,
dopo quasi sessant’anni dalla sua partenza, rivede Cuba per la prima volta.
Vagando
per l’Havana “alla ricerca dei passi
perduti” si abbandona a un lungo, ipnotico racconto nel suo dolce tono
ispanico, puntellato di gergalità americane e scivolamenti romaneschi.
Confessandosi a uno sguardo amico, traccia bilanci, rimugina ricordi, tragedie
fondative e amori perduti. E, infine, sembra svelare l’ultima maschera, quella
più intima.
The Cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian, il documentario di Giuseppe Sansonna
che racconta il ritorno di Tomas Milian nella sua Havana, lasciata nel 1956.
Bellissimo, ricco e spregiudicato, rinunciò a un’agiata esistenza alto borghese
per arrivare a New York, sulle orme del suo mito James Dean. Mentre otteneva un
insperato ingresso all’Actors studio, a Cuba esplodeva la Revolución castrista.
Un punto di vista particolare e diverso, per capire gli
scenari e i cambiamenti della nostra amata isla,
dalla rivoluzione ad oggi, vissuta attraverso i ricordi e la riscoperta di uno
dei protagonisti del cinema italiano degli anni 70 e 80.
Consigliamo, a chi come noi, è sempre alla ricerca di
qualche curiosità legata al mondo del fumo lento e dei sigari cubani, di
godersi questo documentario proposto dalla Rai, sul digitale terrestre.
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